Nulla nasce dal nulla, nemmeno le leggende.
Non sono esenti da questo i racconti sulla origine di alcune piante: alcune di queste storie descrivono vicissitudini così fantasiose ma così ricche di dettagli, che vale la pena raccontarle anche ai nostri giorni.
Dracena Draco
Un tempo, come tutti sanno, le montagne erano popolate da draghi. Si dice fossero tra le creature più sagge, ma anche più avare: bramavano principesse e tesori portando via con loro tutto quanto una volta conquistate, in spazi e tempi lontani. Le dragonesse, rimaste sulla Terra, quasi certamente non distrutte dal dolore, si rifugiarono nell’arcipelago delle Isole Canarie e lì vi restarono finché non subirono l’incursione da parte di guerrieri e cavalieri che, per la prima volta, decisero di spingersi oltre le già note Colonne d’Ercole.
Stizzite, infuriate e gelose del loro territorio, cercarono di lasciare queste terre invano. Plinio il Vecchio, uno degli incursori di queste isole, assistette alla trasformazione delle dragonesse. Come in un contrappasso dantesco, la loro voglia di spiccare il volo era tanto grande quanto anche il loro peso, aumentato per pigrizia e buona cucina mediterranea, così da rimanere piantate a terra in modo così saldo che le squame delle loro zampe divennero radici: nacque così la DRACENA DRACO.
Al di là di quanto possa essere o meno veritiera questa leggenda, le popolazioni indigene delle isole Canarie hanno attribuito a questa pianta una valenza magica. In parte per le forme insolite che assume, ma soprattutto perché quando il tronco viene inciso, la resina che ne fuoriesce è di un colore rosso vermiglio molto intenso, quasi come fosse sangue.
A livello medicinale questa resina è ricchissima di proprietà: cicatrizzante, antiasmatico e disinfettante. Per questo è ampiamente impiegata nella medicina di pronto intervento in America Latina e in Africa.
A livello esoterico, secondo la magia, esistono fondamentalmente dodici modi per utilizzare il cosiddetto “Sangue di Drago”, tra cui aumentare la passione, far tornare un amore, per esorcismo, fertilità.
La resina liquida viene anche impiegata nei bagni, sia bagni d’amore che bagni di purificazione.
Versata sulle fotografie insieme ad erbe o polveri d’amore da sempre viene impiegata nella magia amatoria. Il sangue di drago rientra altresì nella preparazione degli inchiostri magici impiegati per siglare patti e legamenti.Si, capirei se mi diceste che è nata in voi la voglia di avere un drago in casa e vi direi che questa pianta, sebbene abbia conservato la caratteristica principale delle sue origini, la pigrizia delle dragonesse, divenendo estremamente lenta nella crescita, è molto versatile; si adatta molto bene ad ambienti interni purché ben arieggiati e luminosi, o ad ambienti esterni la cui temperatura però non arrivi mai al di sotto dello zero.
Io ho appena piantato un drago in veranda, voi?